Chi non ama le cittadine ammantate dalla suggestiva atmosfera di un luogo sospeso nel tempo? Quale storia ci racconterà la piazza acciottolata di Stary Sącz, che ospita il caffè Marysieńka, dove il re Giovanni Sobieski incontrò la sua amatissima moglie dopo la vittoria riportata sui turchi nella battaglia di Vienna? Il poco distante convento delle Clarisse serba il ricordo di Kinga: regina polacca, santa cattolica, ma anche la prima turista di fama… Il paese di Biecz, circondato da mura fortificate e con il palazzo del municipio che svetta al centro della piazza, un tempo era noto per la “scuola dei boia”. Bobowa – con la sua vecchia sinagoga e la tomba dello zaddik Chaim Halberstam, e con la sede della Confraternita dei Cavalieri eredi di Sigismondo Gryfit – è un celebre luogo di culto dei chassidi.
Le cittadine d’atmosfera inducono a passeggiare senza meta, rallentando di quando in quando il passo per riflettere. Un antidoto al tempo che sfreccia veloce: ecco cosa sono le piccole città della Galizia, come Grybów, Czchów o Piwniczna. Le loro stradine strette costeggiate da file di piccole case costellate di insegne sopra le botteghe e di portoni di legno, hanno superato la prova del tempo. Al fine di riportare in vita le atmosfere del passato è stata realizzata la “Cittadina Galiziana”, facente parte del Parco Etnografico, che custodisce i tesori della cultura popolare della Sądecczyzna. Le vecchie botteghe artigianali, le trattorie e il palazzo del municipio si animano di visitatori che affluiscono numerosi per partecipare ai vari eventi e concerti, e alle sempre nuove iniziative volte a “far accadere cose”.